bronze, palm and iron
23,5 x 110 x 30 cm
2011
A place lost in the dephts of his own conscience, where silence reigns supreme timeless, the feeling of vacuum under the foot increases the sense of fall bringing us to reflection. The thought is reborn with a weight, head down to it to direct the way to go. Suddenly before the destruction demand our nature, no longer a vacuum under the foot, but the roots of cement also deny space to walk, the only is the mind able to hang on to the memory of nature.
Un luogo sperduto nei meandri della propria coscienza, dove il silenzio regna sovrano senza tempo,
la sensazione del vuoto sotto ai piedi aumenta il senso di
caduta portandoci alla riflessione.
Il pensiero rinasce con un peso, indirizzandoci a capo chino
verso la strada da intraprendere. Ad un tratto di fronte alla distruzione
reclamiamo la nostra natura, non più il vuoto sotto ai piedi, ma radici di
cemento che negano anche lo spazio per camminare; l’unica è la mente capace di
rimanere aggrappata al ricordo della natura.